Nel 1983 la gran parte dei comitati per la pace della Campania costituirono con un atto formale l'Associazione Campana per la Pace. Fu una svolta anche perchè la parte più "genuina" del movimento per la pace campano decise di strutturarsi anche per evitare le "incursioni" di alcune forze politiche che cercava in qualche modo di arginare la stessa elaborazione dei pacifista. Il nodo politico più evidente su cui crebbe la necessità  di autostrutturarsi fu certamente il nesso tra nucleare militare e civile. Invece gli scontri passavano allora anche su temi poco noti. Ad esempio il modello di difesa, il disarmo unilaterale, e tanto ancora. Quasi subito l'Associazione Campana per la Pace si dotò di un proprio bollettino che veniva stampato al centro stampa della Cgil regionale.