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Una proposta concreta per dire “Stop alla violenza ai confini dell'Europa”

Inviato da Angelo Orientale il

Una proposta concreta per dire 

“Stop alla violenza ai confini dell'Europa”

di Maria Luisa Coppo .

Di fronte alle tragedie umanitarie, ai barchini che si rovesciano con il loro carico umano, alle violenze che subiscono i migranti nei Centri di detenzione, ci si interroga. Non si può essere indifferenti, non si possono usare parole retoriche. Non è sufficiente provare compassione, che ci fa sentire innocenti, ma anche impotenti.

Le migrazioni sono fenomeni complessi che richiedono competenze, studi approfonditi, senso di responsabilità e lungimiranza. E’ necessario approfondire l’argomento, consultando fonti attendibili ed appoggiando iniziative serie e proposte concrete.

Lunedì 10 luglio è iniziata  la raccolta firme per un anno, soprattutto online, per l'Iniziativa dei Cittadini Europei "Art. 4 Stop tortura e trattamenti disumani alle frontiere d'Europa". Questa Iniziativa dei Cittadini Europei, forma istituzionale di partecipazione democratica in Europa,  consiste nel raccogliere un milione di firme in tutta Europa per chiedere alla Commissione Europea che applichi quanto previsto dall'articolo 4 della Carta dei Diritti Fondamentali della UE, che recita: "Nessuno può essere sottoposto a tortura, nè a pene o trattamenti inumani o degradanti."

Molte persone sono perplesse di fronte all’ennesima raccolta firme.

A che cosa serviranno mai tutte queste raccolte firme?

E’ qualche cosa di più di una semplice petizione: i cittadini chiedono alla Commissione Europea un atto legislativo per porre fine alle violenze e alle torture che i migranti subiscono alle frontiere e nei Centri di detenzione finanziati dall’Europa in paesi come la Libia, che non danno garanzie di rispetto dei diritti umani.

E’ un invito ad approfondire, creare dibattiti, discutere, cercare dati sul tema. In questo anno si stanno organizzando numerosi eventi, incontri e conferenze. E’ uno spazio di partecipazione e di cittadinanza attiva, al quale cittadini e associazioni possono concorrere attraverso le forme a loro più congeniali. E’ un’opportunità per riportare le politiche migratorie dell’Unione Europea in un quadro di legalità e chiama all’unità e alla partecipazione. Siamo sempre più convinti che una società evoluta che sappia gestire problemi e conflitti senza ricorrere alla violenza si costruisca giorno per giorno. Anche questa Iniziativa dei Cittadini Europei contribuisce a creare una società aperta, solidale, consapevole, che cura e ripara.

Sulla pagina Facebook di Stop Border Violence sono pubblicati alcuni dei numerosi eventi organizzati.

Per altre informazioni: www.stopborderviolence.org 

Per firmare l'Iniziativa: https://eci.ec.europa.eu/032/public/  o inquadra il qr code 

 

L'Associazione MEMORIA IN MOVIMENTO ha deciso di aderire alla campagna STOP BORDER VIOLENCE